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Grigori Zhishlin

La mia prima apparizione sulla scena internazionale risale proprio al Premio Paganini del 1967. Riuscii a vincere il Primo Premio e ciò diede immediatamente impulso alla mia carriera internazionale.

Per questo considero molto importante, a livello personale, il Premio Paganini, che, come ho detto, ha considerevolmente influenzato la mia carriera artistica. Per un giovane violinista quale io ero all'epoca, si è trattato senza dubbio di una grande chance. La partecipazione ai concorsi musicali è di grande stimolo per gli artisti, soprattutto in termini di creatività, poiché è necessario preparare il programma garantendo un certo livello di qualità e lo studio, in genere, gli consente di migliorare di molto la propria tecnica; sul piano emotivo, poi, i concorsi aiutano a controllare la propria emotività e la propria determinazione, elementi fondamentali per lo sviluppo della propria carriera artistica. I concorsi, inoltre, consentono ad un giovane artista di diventare celebre; con la mia vittoria, infatti, ricevetti l'attenzione della stampa e divenni noto ad un grande pubblico.

Ho avuto poi l'onore di essere invitato a far parte della Giuria del Premio, con l'intento di essere d'aiuto ai giovani violinisti concorrenti. Per questo serbo il ricordo della mia partecipazione al Premio Paganini fra le mie memorie più care e mi auguro che questo concorso perpetui la sua tradizione ancora per molti anni.