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Liutai Conservatori

Sin dall'inizio dei miei studi sulla liuteria, lessi circa l'incredibile violino che l'altrettanto incredibile Niccolò Paganini lasciò nel suo testamento alla città di Genova.
Avevo come fonte di informazione una copia del libro dei fratelli Hill, pubblicato nel 1931 sui liutai della famiglia Guarneri. La parte di questa monumentale pubblicazione relativa agli illustri musicisti e strumenti, prestava una attenzione particolare sia a Niccolò Paganini che al suo violino, il "Cannone".

Avevo già ascoltato le sue composizioni attraverso concerti e registrazioni, ma il mio vero desiderio, come studente di liuteria, era di vedere il violino.
I miei studi mi hanno portato in Italia, dove mi sono iscritto alla Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, il luogo di nascita dell'uomo che aveva creato il "Cannone": Giuseppe Guarneri "del Gesù". Durante uno dei miei primi viaggi lontano dalla scuola, mi recai a Genova. Trovare la sede del Comune di Genova è stato facile, ma vedere il violino è stato molto più difficile. Dopo un po' di tempo e dopo vari tentativi nel mio stentato italiano, sono riuscito a convincere uno degli uscieri a condurmi nella stanza dove viene conservato il violino, e dove mi fu permesso ammirarlo, anche se solo per pochi minuti. Riuscii perfino a fare una fotografia ricordo di questo straordinario violino. A quel tempo non mi sarei certamente potuto immaginare che nel 2000, sarei stato designato a sostituire il Maestro Renato Scrollavezza, liutaio conservatore del prezioso strumento, andato in pensione.

Il violino suscita ammirazione, così come dimostra il carattere del creatore, in ogni dettaglio. Le qualità acustiche sono ugualmente grandiose, considerando che fu il mezzo attraverso il quale Paganini ipnotizzò tutta Europa, con le sue composizioni rivoluzionarie e originali e la sua tecnica esecutiva.
Essendo diventato il liutaio conservatore, il mio compito, come indica la parola stessa, mi porta ad occuparmi della salute e sicurezza del violino. È senza dubbio, il miglior esempio di Guarneri ad oggi conservato e questo è quello che deve rimanere per le future generazioni, un tesoro da ammirare dal punto di vista visivo e acustico. Trovare un giusto equilibrio tra l'uso e il riposo dello strumento, richiede molta cura. Il violino è molto forte e sano, in parte anche perché è stato suonato relativamente poco. Il violino, però, non è come un quadro, da essere appeso a un muro e ammirato. È uno strumento musicale e per essere perfetto, deve essere ascoltato. È nostra responsabilità assicurare che questo violino rimanga la gioia sia degli amanti del violino che della musica.
L'avermi affidato questo compito è stato un onore per me.

Maestro Bruce Carlson, liutaio conservatore dei violini storici

 

Al fianco del maestro Bruce Carlson, i maestri Giordano e Pio Montanari quali “liutai conservatori assistenti” si prendono cura dell’accertamento periodico dello stato di conservazione dei violini storici, attraverso viste e ricognizioni puntuali degli strumenti e delle sale espositive.