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Convegno Internazionale di Liuteria 2004

Recupero e conservazione del violino Guarneri "del Gesù" (1743) detto "Cannone"

Genova, 14 Ottobre 2004, Civica Biblioteca Berio

Il 2004 è stato per Genova, Capitale Europea della Cultura un anno ricco di eventi e manifestazioni culturali, focalizzato principalmente sui punti di forza della città; a livello culturale uno di questi è senz'altro Paganini. È dunque motivo di soddisfazione aver legato al nome di Paganini una serie coordinata di eventi ed iniziative culturali: il 'Premio Paganini' che ha celebrato il suo 50º anniversario e il Festival "Paganiniana", volto a valorizzare giovani talenti, ad offrire una rassegna di nomi prestigiosi del panorama musicale internazionale e ad approfondire i temi paganiniani.

Nell'ambito della "Paganiniana" un particolare spazio è stato dato allo studio della figura del geniale musicista e al mondo della liuteria. Genova infatti custodisce il violino realizzato da Guarneri "del Gesù" nel 1743 e appartenuto a Paganini. Il team di esperti, a cui è affidata la conservazione di questo strumento, ha lavorato per riportare all'antico splendore il violino di Paganini, patrimonio della città e simbolo di innovazione nel rispetto della tradizione, riportando il "Cannone" ad un aspetto più fedele alla sua illustre storia.

L'intervento di restauro è il risultato di uno studio approfondito che ha riunito i maggiori esperti nel campo a livello internazionale ed ha avuto il pieno appoggio della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico della Liguria.

È stato inoltre il frutto di un armonioso lavoro di squadra tra il liutaio conservatore Bruce Carlson, assistito per le ricerche e durante le operazioni di restauro da Alberto Giordano e Pio Montanari e, il violinista curatore Mario Trabucco.

Il "Cannone" così restaurato è esposto nella Sala Paganiniana di Palazzo Tursi, parte dei Musei di Strada Nuova. Nella Sala si trovano anche alcuni cimeli paganinani di notevole interesse storico ed il violino 'Vuillaume', che lo stesso Paganini diede al suo allievo prediletto, Camillo Sivori. I visitatori potranno così ammirare il violino che, per scelta conservativa, viene esposto nella sua rtirovata veste, il più possibile fedele alle condizioni in cui è stato consegnato alla Città nel 1851.